Transformers FanFic by Vejita

 

 

03 - Esploratore dal pianeta Cybertron

 

- Sam! Saaam! Che succede li dentro? Perché hai gridato? Apri la porta! - Intimò il padre del giovane pilota, visibilmente preoccupato per il grido di terrore del figlio.

- N-No papà, tutto bene, non entrare, davvero sto bene ero.. solo… uhm inciampato! - Ma la sua voce tradiva chiaramente uno stato di agitazione, che mise in allarme il genitore.

- Non me la dai a bere! Ti sei fatto male, me lo sento, e devi subito farti vedere, non voglio che tu rischi la tua salute solo per poter correre la prossima gara! - E con fare deciso, forzò la piccola porticina che si trovava accanto alla serranda dell’officina. Non sapeva che oltre quella porta avrebbe trovato suo figlio con un robot gigante, che poi era la sua adorata macchina. Sam era terrorizzato, vedendo la porta aprirsi sempre di più e…

- Cosa succede qui dentro? - disse il padre con tono estremamente stupito - è tutto… in regola! -

Infatti nell’officina Trovo Sam seduto su una seggiolina, accanto alla sua auto, proprio come l’aveva lasciata poche ore prima, dopo l’ultima messa a punto. Mirage era infatti riuscito a ritrasformarsi in auto giusto in tempo!

- Te l’avevo detto Pa! Sono solo inciampato, ma è tutto in regola! - Cercando di mostrare un sorriso che esprimesse tranquillità.

- Va bene figliolo, scusa se ti ho disturbato - E si allontanò dall’officina grattandosi il capo, poiché non capiva perché un ragazzo di vent’anni avesse urlato così tanto per una semplice caduta.

 

- Adesso, nessuno ci disturberà più - Disse Sam dopo aver chiuso a chiave ogni porta dell’officina - e dovrai dirmi chi sei e perché sei qui -

Mirage, che nel frattempo aveva assunto di nuovo la sua forma robotica, che trovava più congeniale per parlare con qualcuno, decise di potersi fidare del ragazzo, forse perché ormai erano mesi che correvano fianco a fianco nelle gare, e aveva capito che era un ragazzo di buon cuore, leale.

- Quello che sto per raccontarti sarà difficile da accettare, perché va oltre tutto quello che hai sempre saputo sul mondo, sull’universo e non sono nemmeno tanto sicuro che raccontarti la mia storia, sia la scelta giusta per te e -

- Beh ho accettato che la mia auto fosse un gigantesco robot trasformabile, posso accettarne anche le origini - Rassicurando l’auto.

- Trasformabile, hai usato il termine esatto. Infatti traducendo dalla mia lingua originaria il nome del mio popolo, il termine esatto è proprio Transformers. Siamo un popolo che si è sviluppato in maniera diversa dal tuo: mentre su questo pianeta la vita ha scelto la via biologica per svilupparsi, sul mio pianeta natale, Cybertron, la vita si è sviluppata in maniera meccanizzata, scegliendo cavi elettrici, piuttosto che vene, liquido di trasmissione invece che sangue.

- Aspetta… pianeta? Vuol dire che tu sei a tutti gli effetti un alieno? Io pensavo fossi, che so, un robot sperimentale del governo… questo è decisamente difficile da accettare… quindi c’è vita nello spazio!

- Si, e le forme di vita che lo popolano sono tantissime e diversificate, e spesso nemmeno sanno dell’esistenza di altri popoli, tanto diversi fisicamente, ma molto simili nell’animo. E’ difficile per te accettare questa realtà?

- Sarebbe difficile per chiunque - disse il ragazzo, con una saggezza difficile da credere in un ragazzo così giovane - Ma, ti prego, dimmi perché sei qui.

- La nostra razza è molto antica, esiste da milioni di anni prima della vostra, e la durata di una singola delle nostre vite, può essere anche lunga quanto la storia stessa del vostro pianeta. E un popolo così antico, dopo miliardi di anni di sviluppo, era riuscito a creare una società armoniosa, in perfetta sincronia col nostro mondo, in cui ogni individuo lavorava per il bene della collettività, in un’unica macchina ben oliata. Ognuno aveva il suo ruolo: dal Seeker che viaggiava per l’universo per studiarlo e permetterci di imparare da altri popoli, al mercante che portava modalità alternative da altri mondi, fino ad arrivare al più semplice addetto alla raccolta e trasformazione dell’Energon.

- Aspetta: modalità alternative? Energon? Di cosa stai parlando?

- Partiamo da quello che già hai visto, ma che non conosci: il nostro popolo ha la caratteristica di potersi trasformare in veicoli, macchinari, strumenti che ci aiutano a condurre la nostra vita. Insomma mentre voi umani costruite un mezzo per potervi trasportare in giro, noi diventiamo quel mezzo. E un mercante di modalità alternative è un viaggiatore, che visitando in incognito altri mondi, porta sul nostro pianeta mezzi a noi sconosciuti per assumerne le fattezze. Per esempio già qualche tempo fa, su Cybertron ebbi modo di vedere alcuni mezzi terrestri: una ruspa, che riscusse un certo successo tra la casta di costruttori di una delle nostre città; e una automobile, che diventò la modalità alternativa di un mio amico fissato con la velocità, Blurr.

- Quindi anche tu puoi assumere varie forme, e perché hai scelto proprio quella della mia macchina? Nel ragazzo si era ormai accesa una luce negli occhi, sentire parlare di robot, alieni, trasformazioni, lo aveva riportato alla sua infanzia, quando con i suoi giocattoli simulava incredibile battaglie tra mostri, e questo aumentò la curiosità, tutti i suoi sogni di bambino erano forse reali?

- A questa domanda ti risponderò in un secondo momento, ma torniamo alla tua precedente domanda: cosa è l’Energon. Esso è la nostra forma più importante di energia e, secondo le nostre conoscienze, la forma ultima in cui l’energia si palesa, in maniera pulita e duratura. Esso si trova in due forme: naturalmente sotto forma di cristalli, oppure può essere creata attraverso processi che sfruttano altri tipi di energia. Voi umani, che siete ancora una civiltà in via di sviluppo, siete a metà strada dallo scoprire quest’ultimo utilizzo: infatti l’energia che voi trasformate dalla combustione del petrolio, dallo sfruttamento del calore e dall’elettricità, può portare alla formazione di Energon, ma voi per ora create una forma ‘’intermedia’’ che purtroppo per il vostro pianeta spesso inquina e avvelena il mondo in cui vivete.

- Sei stato molto chiaro, ma nonhai risposto alla mia domanda principale: perché sei qui?

- Bene non mi lasci altra scelta - e sul volto argenteo prese vita un sorriso, non molto differente da quello umano - Come ti dicevo, il nostro mondo viveva in pace e tranquillità, grazie al governo illuminato de nostri due sovrani, Optimus Prime, giusto ed equo legislatore, che si prodigava continuamente per il bene del suo popolo; e Megatron, imparziale e severo applicatore delle leggi, il cui scopo principale era che la giustizia fosse sempre applicata equamente in ogni angolo di cybertron, anche il più sperduto villaggio. Ma un giorno qualcosa cambiò: Megatron iniziò a desiderare sempre più potere, entrando in contrasto con Prime. Il desiderio di megatron era che tutto il popolo dei Transformers si trasformasse nel suo personale esercito, per solcare la galassia e imporre la superiorità del nostro popolo su tutto l’universo. Qualcuno ovviamente fu raggirato dalle parole di grandezza del leader, e si unì a lui, dando vita alla fazione dei Decepticons, mentre i fedeli agli ideali di pace e giustizie promulgati da Optimus Prime, si unirono per dar vita alla fazione degli Autobot. Io sono un autobot, come puoi vedere dalla mia effige sul piede - e rimosse uno degli adesivi degli sponsor del team di Sam per mostrare il suo simbolo (il viso di un robot stilizzato di color rosso).

- Ovviamente scoppiò una guerra che dura da migliaia di anni, che esaurì tutte le risorse di Energon del nostro pianeta, riducendolo ad una landa desolata e senza vita. Continuando su questa strada, non ci sarà più niente per cui combattere, e lo stesso popolo è diminuito drasticamente, a causa del prezzo della guerra. Arrivando alla conclusione che bisognava prima di tutto salvare il nostro pianeta, Optimus decise di perdere alcuni valorosi guerrieri, per spedirli in ogni parte dell’universo per trovare nuove scorte di Energon, e spostare in maniera decisiva l’equilibrio della guerra. Io sono un esploratore, e, per rispondere alla tua domanda, ho deciso di assumere la forma della vostra auto e sostituirmi a quest’ultima, perché ho scoperto, grazie al vostro World Wide Web, che il metodo migliore per spostarsi in incognito per un essere meccanico delle mie dimensioni, era far parte del circuito del mondiale di formula uno, che solca praticamente tutti i continenti del pianeta.

- E fino ad ora, come è andata la tua ricerca? Manca solo una gara, e abbiamo girato già quasi tutto il Mondo.

- A dirla tutta, il vostro pianeta abbonda di materie prime per la produzione di energon, ma fino ad ora esse non sono tanto importanti, da privare un popolo come il vostro della vostra forma di sostentamento. Questa sera partirò alla volta del continente americano, per la mia ultima ricerca, e poi partirò, se questa non avrà dato i frutti sperati. Di certo siete fortunati, dato che siamo arrivati noi autobot e non i decepticons, che certamente avrebbero sfruttato fino all’osso tutte le risorse create dalle vostre centrali energetiche.

Era ormai notte fonda, e Sam rimase in silenzio a contemplare le parole di Mirage, che in parte lo terrorizzarono, poiché confermarono la paura dell’esistenza di alieni pronti a saccheggiare la terra. Ma per fortuna era arrivato un alieno buono e non un odioso decepticons. Già, per fortuna.

 

***

 

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